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di Andrea Manzella
Origini, novelle e interpretazioni dei regolamenti parlamentari a quarant'anni dal 1971
Si è detto che ogni storia del passato è storia contemporanea. Non solo perché chi la fa è portato a interpretarla alla luce di quello che è successo dopo (e nello spirito del tempo proprio del suo racconto). Ma soprattutto perché solo la prospettiva temporale può rivelare del passato quello che veramente è stato. La premessa è tanto più necessaria quando si tenta una storia del diritto: e di un diritto speciale come quello parlamentare. In esso giuridicità e politicità si intrecciano in un nesso insolubile che ne guida e ne condiziona la effettività. Ed è questa effettività che ci dice la verità reale di quel diritto e non la sua originaria scrittura. E tuttavia la lettura e la contro-lettura dei regolamenti parlamentari del 1971, quali oggi si possono fare, sono identiche a quelle che 40 anni fa furono coeve alla loro stessa elaborazione... (segue)
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