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NUMERO 10 - 18/05/2011

 Il Tribunal Constitucional e lo Statuto catalano

Con la STC 31/2010 il Tribunal Constitucional spagnolo (TC) ha deciso sul ricorso proposto nel 2006 da novantanove Deputati del Gruppo Parlamentare Popolare del Congreso, in riferimento alla Ley Orgánica 6/2006 (19 luglio) di riforma dello Statuto di autonomia della Cataluña (EAC). Il ritardo nell’adozione della decisione è già di per sé significativo delle difficoltà incontrate dall’Alto Tribunale per il tema che è stato oggetto della questione di costituzionalità. È necessario sottolineare, infatti, che da alcuni anni ha avuto inizio in Spagna un processo di revisione degli Statuti di autonomia, tale da essere qualificato da una parte della dottrina quale “segundo proceso autonómico”, cioè capace di incidere sull’intero Stato delle autonomie. Non è un caso che il Tribunal Constitucional nella suddetta pronuncia abbia affrontato i profili più problematici dello Stato autonomico, al punto da assumere una dimensione ragguardevole (ben 881 pagine comprensive anche di dissenting opinion), ma probabilmente necessaria per esaurire in modo soddisfacente le diverse argomentazioni giuridiche. Dinanzi alla vastità della sentenza e alla rilevanza degli argomenti trattati, si è provato perciò ad analizzare solo alcuni di essi – relativi in particolare alla forma di Stato – tra cui la qualificazione della Cataluña come nazione, la valenza della lingua come fattore identitario o, ancora, le dinamiche cooperative tra i diversi livelli di governo, ritenendoli decisivi per il futuro di una Spagna unita, soprattutto alla luce delle valutazioni che il TC ha compiuto nella sentenza in questione.



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