
Con sentenze nn. 10875 e 10876, pubblicate il 29 ottobre 2014, il Tar Lazio, Sez. III-ter, ha accolto i ricorsi promossi da RTI- Reti Televisive Italiane S.p.a. per l’annullamento delle delibere 50/06/CSP e 49/06/CSP. Mediante tali provvedimenti l’AGCom aveva sanzionato la società ricorrente (al pagamento di una pena pecuniaria, rispettivamente, pari a 100.000 e 200.000 euro), per non aver assicurato una ripartizione equilibrata tra le varie forze politiche nei telegiornali Studio Aperto e TG4, nel corso della campagna elettorale per le elezioni politiche dell’aprile 2006. Secondo il giudice amministrativo, l’AGCom ha violato le garanzie partecipative fissate dagli artt. 10 della L. 28/2000 e 28 della delibera 29/06/CSP, recanti disposizioni a tutela della par condicio elettorale, nella misura in cui non ha provveduto alla previa contestazione degli addebiti e non ha sentito in audizione RTI, negandole altresì di produrre le proprie controdeduzioni. Tali violazioni procedimentali – ritenute assorbenti rispetto agli ulteriori motivi di ricorso - riverberano, a giudizio del TAR, nella frustrazione del diritto di difesa della ricorrente, privata della possibilità di esporre le proprie ragioni e di fornire un apporto partecipativo tale da condurre all’adozione di un provvedimento ad essa favorevole.
M.C.V.
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