Con sentenza interlocutoria n. 2273/2015, pubblicata il 6 maggio 2015, il Consiglio di Stato si è pronunciato in via non definitiva sull’appello promosso da Telecom Italia Media Broadcasting S.r.l. (trasformatasi nelle more del giudizio in Persidera S.p.A.) per la riforma della decisione del Tar Lazio, Sez. I^, n. 1398/14, recante il mancato riconoscimento del diritto della ricorrente all’assegnazione della quarta frequenza digitale.
La pronuncia in esame ha anzitutto definito alcune questioni pregiudiziali di rito, confutando e conseguentemente rigettato le eccezioni di irricevibilità, inammissibilità ed improcedibilità non esaminate dal Tar e riproposte dalle controparti in appello.
Il Collegio ha inoltre evidenziato la necessità di acquisire documentati chiarimenti da parte dell’AGCOM dal Ministero in ordine all’iter logico ed agli elementi valutativi considerati in sede di definizione ed attuazione dei criteri di conversione delle reti analogiche in digitale.
Il giudice ha altresì domandato delucidazioni in ordine all’entità delle risorse frequenziali disponibili per un eventuale ulteriore assegnazione a favore dell’appellante.
Infine, la sentenza ha ingiunto all’AGCOM ed al MSE di provvedere ai suddetti incombenti istruttori mediante la predisposizione di apposite relazioni, da depositarsi in giudizio.
Per l’ulteriore esame dell’appello è stata invece fissata la pubblica udienza del 2 luglio 2015.
Nota di M.C.V.
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