
Dopo due anni di attività, con l’approvazione alla Camera in seconda deliberazione, il Parlamento ha licenziato il testo del disegno di legge di riforma costituzionale C 2613-D; è ormai noto il contenuto della modifica, che va dal superamento del bicameralismo paritario e mutamento del Senato in organo di rappresentanza delle istituzioni territoriali, alla revisione del Titolo V della parte seconda della Costituzione, fino alla soppressione del CNEL. Apertasi così la seconda fase della revisione, l’Ufficio centrale presso la Corte di Cassazione ha ritenuto legittimi (art. 12, II l. n. 352/1970) i quesiti depositati per il referendum ex art. 138, II cost.. Nel frattempo, il dibattito dottrinale non si è fatto attendere. A dividere gli studiosi, tra i tanti temi, quello relativo alla possibilità di strutturare il referendum confermativo a base parziale, in modo che la volontà popolare sia chiamata ad esprimersi su più quesiti e non già su uno soltanto, o, in alternativa, sulla sola parte della modifica ritenuta necessitante di conferma popolare da parte del Comitato promotore. .. (segue)
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