
Una nuova riflessione sul giudizio di controllabilità dell’informativa antimafia sembra sufficientemente giustificata in base a recenti sviluppi sia normativi, sia giurisprudenziali della disciplina amministrativa. Per un verso, infatti, si è in generale assistito nell’ultimo decennio a una più netta presa di coscienza del ruolo del giudice amministrativo quale argine al rischio di erosione dei diritti fondamentali dei cittadini da parte di provvedimenti promananti dal pubblico potere. Per l’altro, e più particolarmente, il dibattito sulla normativa degli appalti pubblici e il recepimento delle direttive europee che si sono succedute in materia hanno portato a una definizione molto stringente delle cause di esclusione dagli appalti, fra cui, per quanto qui specificamente rileva, l’essere destinatari di un’informativa antimafia...(segue)
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