
Abstract [It]: Il contributo ha a oggetto la disciplina dell’UE sulla moderazione e rimozione (o disabilitazione) dei contenuti illegali online. Premessi brevi cenni alla questione (par. 1), il par. 2 si occupa della disciplina generale dettata dalla direttiva eCommerce, come interpretata negli anni dalla Corte di giustizia. I paragrafi da 3.1 a 3.7, invece, si concentrano sulle regole applicabili ai contenuti terroristici, pedopornografici, lesivi del diritto d’autore, lesivi di altri diritti di proprietà intellettuale, relativi a prodotti non sicuri o pericolosi, d’odio e disinformativi. I paragrafi da 4.1 a 4.3 esaminano le rilevanti disposizioni della proposta di Digital Services Act del 15 dicembre 2020. Nelle conclusioni, si dà conto dell’andamento della procedura legislativa per l’approvazione della proposta DSA.
Title: Moderation and removal of illegal online content in EU law
Abstract [En]: This paper focuses on the EU framework on moderation and removal (or disabling) of illegal content online. After a brief outline of the issue (Para. 1), Para. 2 deals with the general framework of the eCommerce directive, as interpreted over the years by the European Court of Justice. Paras. 3.1 to 3.7, on the other hand, focus on rules applicable to terrorist contents, child pornography contents, copyright infringing contents, contents infringing other IPRs, unsafe or dangerous products, hate speech contents and misinformation contents. Paragraphs 4.1 to 4.3 go into detail of the relevant provisions of the Digital Services Act proposal of 15 December 2020. In conclusion, progress of the legislative procedure for the approval of the DSA proposal is reported.
Parole chiave: Contenuti illegali; rimozione; disabilitazione; direttiva eCommerce; proposta di Digital Services Act
Keywords: Illegal content; removal; disabling; eCommerce directive; DSA proposal
Sommario: 1. Introduzione. 2. Le disposizioni a carattere generale e la giurisprudenza della Corte di giustizia. 3.1. La regolamentazione di alcuni contenuti specifici: i contenuti terroristici. 3.2. Segue: i contenuti pedopornografici. 3.3. Segue: i contenuti protetti dal diritto d’autore. 3.4. Segue: i contenuti che violano altri diritti di proprietà intellettuale. 3.5. Segue: i prodotti non sicuri o pericolosi. 3.6. Segue: i contenuti d’odio (hate speech). 3.7. Segue: la specifica problematica dei contenuti disinformativi. 4.1. Le disposizioni della proposta di Digital Services Act. 4.2. Segue: gli obblighi di diligenza delle diverse categorie di provider e le altre norme rilevanti. 4.3. Segue: cenni al controllo pubblico. 5. Conclusioni.
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