
Abstract [It]: Prendendo spunto dalla recente ratifica italiana degli emendamenti allo Statuto di Roma istitutivo della Corte penale internazionale riguardanti l’introduzione della definizione del crimine di aggressione e la previsione delle condizioni per l’esercizio della giurisdizione della Corte rispetto a tale crimine, il saggio esamina la complessità della definizione di questa nuova fattispecie criminosa, risultato di un evidente compromesso fra Stati con diverse esigenze e vedute. Le nuove norme che consentono alla Corte penale di esercitare la propria giurisdizione rispetto alle condotte illecite qualificabili come crimine di aggressione sono ora vigenti nel nostro ordinamento, ma per quali fattispecie criminose, nei confronti di chi e con quali effetti non è ben chiaro. Le ipotesi in cui la Corte può concretamente esercitare l’azione penale rispetto a questo specifico reato sono alquanto limitate, non soltanto perché l’organo di giustizia internazionale ha una competenza residuale rispetto a quella dei tribunali interni, ma soprattutto perché la definizione codificata di aggressione è piuttosto circoscritta ed è prevalsa un’interpretazione restrittiva quanto alle condizioni per l’esercizio dell’azione penale. In ogni caso alle disposizioni sul crimine di aggressione va riconosciuto un forte valore simbolico, considerato che sono divenute operative in un momento storico nel quale più di uno Stato ha posto o sta ponendo in essere in essere comportamenti contro altri Stati in violazione della Carta ONU.
Title: Accountability for the international crime of aggression
Abstract [En]: Taking its cue from the recent Italian ratification of the amendments to the Rome Statute establishing the International Criminal Court on the definition of the crime of aggression and the conditions for the exercise of the Court's jurisdiction over such crime, the paper examines the complexity of an uncertain definition which is the outcome of an evident compromise between States with different policies and views. The new rules enabling the ICC to exercise its jurisdiction over the crime of aggression are now in force in the Italian legal order and even though it is not clear who can be effectively prosecuted under these new rules, they must be given a strong symbolic value, considering that they have become operational at a historical moment in which more than one state is acting in violation of the UN Charter.
Parole chiave: aggressione, crimini internazionali, condizioni di procedibilità, corte penale internazionale, emendamenti allo Statuto di Roma
Keywords: crime of aggression, conditions for the exercise of jurisdiction, International Criminal Court, Kampala amendments
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il lungo iter per l’approvazione del testo dell’emendamento allo Statuto di Roma sul crimine di aggressione. 3. La definizione del crimine in base all’emendamento e le sue “zone grigie”. 4. L’aggressione come reato proprio. 5. L’epopea diplomatica sulla formulazione delle condizioni di procedibilità per il crimine di aggressione. 6. L’incompletezza dell’ordine di esecuzione italiano. 7. Conclusione: la limitata punibilità del reato di aggressione nel caso concreto.
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