Se mi lasci, non vale. La crisi della Corte africana alla luce della revoca della possibilità di accesso diretto per cittadini e ONG in Tunisia.

Abstract [It]: Il contributo analizza la revoca da parte della Tunisia della sua dichiarazione di accettazione dell’accesso diretto di individui e ONG alla Corte africana dei Diritti dell'Uomo e dei Popoli, avvenuta nel marzo 2025 come una prevedibile conseguenza dell’involuzione autocratica impressa nel Paese dal Presidente Kaïs Saïed. L’articolo vuole altresì evidenziare come la scelta tunisina si inserisca in una più ampia tendenza riscontrabile nel continente africano, nel quale altri Stati hanno già chiuso l’accesso diretto alla Corte di Arusha, dopo alcune decisioni ritenute “scomode”.

Title: No Fair If You Leave. The Crisis of the African Court Following Tunisia’s Withdrawal of Direct Access for Citizens and NGOs.

Abstract [En]: This paper analyzes Tunisia’s revocation of its declaration of acceptance of direct access for individuals and NGOs to the African Court on Human and Peoples' Rights, which occurred in March 2025 as a predictable consequence of the autocratic regression imposed on the country by President Kaïs Saïed. The article also aims to highlight how Tunisia’s decision fits into a broader trend observed across the African continent, where other states have already closed direct access to the Arusha Court following decisions deemed “uncomfortable”.

Parole chiave: Tunisia; authoritarianism, African Court of Human and People’s rights; accesso to justice.

Keywords: Tunisia; autoritarismo; Corte africana dei diritti dell’Uomo e dei Popoli; accesso alla giustizia.

Sommario: 1. Una decisione prevedibile. 2. Come prima, più di prima? 3. La Corte africana e lo Stato tunisino. 3.1. L’affaire Ibrahim Ben Mohamed Ben Ibrahim Belghuith. 3.2. L’affaire Samia Zorgati. 3.3. L’affaire Moadh Kheriji Ghannouchi et autres. 4. Tagliare i ponti con la Corte africana come strategia di fuga da un potenziale controllo (e sanzione) sull’operato degli esecutivi nazionali. 4.1. Ruanda. 4.2. Tanzania. 4.3. Benin. 4.4. Costa d’Avorio. 5. Riflessioni conclusive: la Tunisia come caso di studio in un sistema regionale in crisi