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FOCUS - Territorio e istituzioni N. 29 - 27/10/2025

 La riforma dello statuto di autonomia tra desiderio e realtà

Abstract [It]: Il disegno di legge costituzionale che apporta alcune modifiche puntuali allo Statuto speciale della “Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol” presenta alcune “rimodulazioni” e qualche nuova garanzia procedurale. Non pare, tuttavia, che si possa ragionevolmente parlare di un’estensione significativa, né tantomeno storica, dell’autonomia legislativa provinciale. È anzi lecito dubitare che la Corte costituzionale, qualora venisse investita di questioni di legittimità costituzionale riguardo a normative provinciali o regionali ad opera di un futuro governo o da un giudice, possa lasciarsi realmente impressionare da questo intervento di restyling perlopiù meramente linguistico-normativo.

 

Title: The Reform of the Statute of Autonomy between Desire and Reality

Abstract [En]: The constitutional bill aimed at reforming the Special Statute for the “Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol” introduces certain ‘remodulations’ together with new procedural guarantees. It can hardly, however, be regarded as effecting a substantial—let alone historic—enhancement of provincial legislative autonomy. Rather, it appears doubtful that the Constitutional Court, if seized with questions of constitutional legitimacy concerning provincial or regional legislation at the instance of a future Government or a referring judge, would allow itself to be materially influenced by what is essentially a linguistic and normative restyling of the statutory framework.

 

Parole chiave: Ripristino competenze, Intesa sulla modifica dello Statuto, Corte Costituzionale, Governo centrale, Gruppi linguistici

Keywords: Restoration of competences, Agreement on the amendment of the Statute, Constitutional Court, State government, Linguistic groups

 

Sommario: 1. Introduzione. 2. Le ali tarpate. 3. Rimodulazione e “lifting” linguistico. 4. L’incerta sorte della c.d. “clausola di maggior favore”. 5. Norme a favore del gruppo linguistico italiano. 5.1. Il diritto di votare dei “nuovi arrivati”. 5.2. La presenza del gruppo italiano nelle giunte comunali. 5.3. I gruppi linguistici nella Giunta provinciale. 6. Alcune considerazioni finali.



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