Intervenire adeguatamente e tempestivamente sulle regole processuali è sempre difficile. L’esperienza insegna che l’opzione zero (lasciare la disciplina immutata) è quasi sempre la scelta migliore. La dinamica concreta del processo consente spesso un adattamento equilibrato alle mutevoli situazioni. Le innovazioni legislative rischiano di creare più problemi di quanti riescano a risolverne. L’emergenza sanitaria, però, ha coinvolto, necessariamente, anche il sistema della giustizia, imponendo l’adozione di nuove norme eccezionali. Di solito, in presenza di eventi calamitosi, la normativa di urgenza si limita a prevedere la sospensione generalizzata dei termini processuali, o il loro differimento. Nei tre interventi legislativi sulla giustizia originati dal contrasto alla diffusione del virus COVID-19 si sono preferite soluzioni più complesse. In particolare, la giustizia amministrativa ha conosciuto l’introduzione di regole incidenti profondamente sul rito, diversamente calibrate sul piano temporale. Le modifiche hanno riguardato la tutela cautelare, la fase propriamente decisoria e, infine, quella introduttiva del giudizio… (segue)