editoriale di Beniamino Caravita
Fermatevi, fermiamoci
In questi giorni abbiamo discusso, in modo purtroppo spesso scomposto e disordinato, della questione più profonda che tocca il nostro passaggio su questa terra: quale sia il senso e il significato della vita, quando la vita sia ancora tale, quale sia il confine tra la vita e la non vita, se e quando vi sia uno stato che possa non essere definito vita, se la vita presupponga necessariamente la possibilità di relazionarsi attivamente al mondo esterno, se la vita sia un bene disponibile da sé stessi o da altri esseri umani, se qualcuno possa interpretare le volontà di un suo simile in ordine alla propria dimensione terrena; abbiamo ascoltato sensibilità diverse, talvolta diversissime; abbiamo visto la fantasia di giuristi, avvocati, uomini di legge arrovellarsi rispetto all’una o all’altra soluzione; abbiamo visto lo scontro politico e culturale giungere sino all’acme di una possibile crisi istituzionale, ricondotta – a giudizio di chi scrive – nell’alveo dei binari costituzionali, a dimostrazione del fatto che la nostra Costituzione contiene regole equilibrate che permettono la gestione anche delle situazioni più difficili, dove sono in discussione principi e valori fondamentali.
Ci sarà tempo per ricostruire torti e ragioni della vicenda istituzionale e per riconsiderare i passaggi che hanno opposto Governo e Presidente della Repubblica intorno all’emanazione di un decreto legge; ci sarà tempo per stabilire se quel decreto legge invadeva i poteri della giurisdizione o se aveva contenuto generale e astratto, o ancora per stabilire se sussistevano i requisiti della necessità e urgenza; ci sarà tempo per discutere se il potere del Presidente della Repubblica di emanazione del decreto legge ricomprenda anche il potere di avvertire il Governo della intenzione di non emanare; ci sarà tempo per capire se la decretazione d’urgenza debba essere stravolta o se sia pur sempre necessario un equilibrio fra i diversi poteri quando si tratta di attribuire al Governo un potere straordinario di normazione primaria; ci sarà tempo per ripercorrere le vicende giudiziarie, mettendone in luce eventuali forzature, distorsioni, erronee interpretazioni. Federalismi.it parteciperà a questa discussione e già il numero odierno ospita un contributo di Fulco Lanchester.
(segue)
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