“Si tratta di una sfida esistenziale. I valori fondamentali dell’Europa sono la prosperità, l’equità, la libertà, la pace e la democrazia in un ambiente sostenibile. L’UE esiste per garantire che gli europei possano sempre beneficiare di questi diritti fondamentali. Se l’Europa non è più in grado di fornirli ai suoi cittadini – o se deve scambiare l’uno con l’altro – avrà perso la sua ragione d’essere. L’unico modo per affrontare questa sfida è crescere e diventare più produttivi, preservando i nostri valori di equità e inclusione sociale. E l’unico modo per diventare più produttivi è che l’Europa cambi radicalmente”. Il Rapporto Draghi sul futuro della competitività europea non lascia dubbi: perché l’Unione europea sopravviva, serve un cambio di passo netto senza il quale non c’è futuro. Quello che è stato definito da qualcuno come il programma della prossima legislatura europea, è indubbiamente un documento cruciale con il quale la Commissione di Ursula von der Leyen - che avrebbe dovuto essere presentata in questi giorni e per la quale occorrerà invece attendere ancora - non potrà non confrontarsi. Al di là delle singole proposte e delle singole questioni, peraltro, è soprattutto con la prospettiva e con l’idea di Europa che esso propone che la Commissione e le forze politiche presenti nel Parlamento UE dovranno misurarsi. E non sarà – immaginiamo – un percorso senza accidenti e senza intoppi, atteso che dietro quelle tematiche e quelle proposte è chiaramente individuabile una impostazione volta a superare definitivamente la dimensione intergovernativa dell’Unione, impostazione che da sempre si confronta, si scontra e resiste all’impostazione federale... (segue)
Riforma costituzionale, serve il Parlamento per fare un salto di qualità
Annamaria Poggi e Federica Fabrizzi (15/11/2023)