L’attuazione delle direttive comunitarie da parte delle Regioni è oggi disciplinata dagli articoli 30, comma 2, lett. g, e 40, comma 1, della legge n. 234 del 2012. Si tratta dell’ultima tappa di un lungo percorso segnato dal progressivo riconoscimento di uno spazio di discrezionalità normativa ai legislatori regionali. Il punto di avvio è rappresentato dalla legge 9 marzo 1989, n. 86, “legge La Pergola” che all’articolo 9 disciplinava le competenze delle regioni e delle province autonome nella fase discendente. Esso stabiliva (comma 1) che le regioni e le province speciali potessero dare diretta attuazione alle direttive comunitarie nelle materie di loro competenza esclusiva; nelle materie di potestà concorrente (comma 2), le regioni, speciali e ordinarie, avrebbero potuto dare attuazione solo dopo l’entrata in vigore... (segue)
Dopo un difficile compromesso, fumata bianca al Consiglio europeo sui principali posti apicali nell'Unione europea
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