Le elezioni statunitensi del 2024 trovano in Cina una vasta platea di osservatori profondamente interessati all’esito tanto della competizione per la Casa Bianca, quanto di quella per il controllo del Congresso. Attente e direttamente coinvolte sono, anzitutto, le autorità politiche, che governano il paese secondo una forma di regime di matrice leninista in cui il Partito Comunista Cinese (PCC) – oggi retto da un primus inter inferiores – domina lo Stato e, per suo tramite, la società nella sua interezza. A Zhongnanhai, il “Cremlino” cinese, si è ben consapevoli del fatto che le relazioni bilaterali sino-statunitensi sono decisive per i destini dei entrambi i paesi, oltre che per le prospettive di stabilizzazione di un quadro internazionale fortemente compromesso dall’invasione russa dell’Ucraina e dal consolidarsi, nel discorso pubblico, della sensazione che un “Est globale” (Ikenberry 2024) stia coagulandosi in contrapposizione all’Occidente a trazione statunitense. Non meno sensibili alla consultazione elettorale del prossimo novembre sono le figure – imprenditoriali e professionali – che animano il mondo produttivo cinese. La crescita economica in Cina, ufficialmente prevista tra il 4% e il 5% rispetto al 2023, si deve per la più parte al settore privato, che contribuisce anche a offrire la gran maggioranza dei posti di lavoro. L’evoluzione dei rapporti tra Pechino e Washington incide direttamente sul sentiment degli operatori privati in Cina, e dunque sugli investimenti e sulle prospettive di impiego delle nuove generazioni, un tema sensibile in un paese che produce oltre 8 milioni di laureati all’anno con notevoli aspettative per il proprio futuro. Negli anni più recenti le tensioni sui mercati internazionali, a partire dalle sanzioni USA contro imprese cinesi, unite all’insistenza del governo cinese sulla necessità di assicurare la stabilità politica del paese anche a costo di sacrificare il dinamismo della sua economia, hanno compromesso l’ottimismo verso il futuro di una parte assai consistente dell’imprenditoria cinese... (segue)
Dopo un difficile compromesso, fumata bianca al Consiglio europeo sui principali posti apicali nell'Unione europea
Carlo Curti Gialdino (03/07/3019)
Le sedi dell’indirizzo politico costituzionale e dell’indirizzo di sistema nell’assetto attuale della forma di governo italiana. Le ragioni di una ricerca
Carlo Colapietro (01/11/2024)
Fino a che punto possono tenersi distinte le vicende della forma di governo da quelle della forma di Stato?
Antonio Ruggeri (09/10/2024)
“Judicial overhaul” e regressione democratica in Messico
Tania Groppi (25/09/2024)
Osservatorio sul diritto elettorale
Fulvio Cortese, Matteo Cosulich, Massimo Rubechi (22/09/2024)