Due sono le ragioni della crescente disaffezione, se non della ostilità, verso le Istituzioni Europee: il convincimento, sempre più diffuso, della inadeguatezza dei vincoli fiscali ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi della piena occupazione e del benessere sociale, espressamente indicati nel TUE come alcune delle ragioni che giustificano l’Unione; l’insofferenza verso la proliferazione incontrollata di una legislazione sovrabbondante ed invasiva in quasi tutti gli ambiti della vita dei cittadini e delle imprese degli Stati membri (e che quest’ultima non sia meno urgente della prima lo dimostra la Brexit). Le riflessioni che seguono sono dedicate alla disamina della seconda questione, mentre il problema della governance fiscale resta affidato agli studiosi di economia… (segue)
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Sviluppo sostenibile e lotta alle diseguaglianze nella regolamentazione delle attività economiche
Antonio Blandini, Fabiana Massa Felsani e Gianfranco Alfano (11/09/2024)
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La rilevanza e l’efficacia delle pronunce internazionali negli ordinamenti interni
Giuseppe Cataldi (11/09/2024)
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Gli eccessi della decretazione d’urgenza tra forma di governo e sistema delle fonti. (Osservazioni a margine di Corte cost., 25 luglio 2024, n. 146)
Renzo Dickmann (11/09/2024)
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Una sentenza necessaria per stabilire un punto di non ritorno. Corte cost. 146/2024 e l’equilibrio della forma di governo
Federica Fabrizzi (11/09/2024)
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Les femmes juges constitutionnelles
Solange Fatal (11/09/2024)
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L’impatto dell’intelligenza artificiale in ambito giudiziario sui diritti fondamentali
Aniello Formisano (11/09/2024)
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Dissoluzioni anticipate: considerazioni in chiave comparata in materia di scioglimento parlamentare
Gabriele Maestri (11/09/2024)
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Quer pasticciaccio brutto della «revoca implicita», che revoca non è
Stefania Pedrabissi (11/09/2024)