La ragione fondamentale di una complessiva iniziativa di studio, riflessione e confronto sulla necessità di “ripensare il Titolo V a vent’anni dalla riforma del 2001” riposa su un’essenziale necessità di ordine giuridico-istituzionale: è indispensabile comprendere quale sia, nella realtà effettiva del diritto costituzionale vivente, la nostra forma di Stato decentrato a seguito delle innovazioni risultanti dalla riforma costituzionale del 2001. In estrema sintesi, è questa la domanda cui si intende rispondere: sino a che punto le innovazioni introdotte con la legge costituzionale n. 3/2001 si sono innervate nell’intricato tessuto della regolazione, nel progressivo determinarsi delle concettualizzazioni fornite dalla Corte costituzionale per dipanare il copioso contenzioso che ha alimentato dubbi e incertezze, nel concreto… (segue)
La prossima pronuncia della Corte costituzionale sulla “legge Calderoli”: quali prospettive costituzionali?
Giulio M. Salerno (06/11/2024)