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NUMERO 5 - 05/03/2014

 La partecipazione alla vita pubblica dello straniero nella prospettiva del diritto internazionale

La riflessione circa l’impatto e l’influenza che le norme internazionali possono spiegare riguardo al tema della partecipazione dello straniero alla vita pubblica del paese ospitante assume, per l’ordinamento italiano, una particolare rilevanza in considerazione del dibattito esistente, soprattutto tra i cultori del diritto costituzionale, circa il riconoscimento del diritto di voto alle elezioni locali agli stranieri residenti. E’ noto, infatti, che ai fini di una estensione agli stranieri del diritto di elettorato attivo e passivo alle elezioni locali le posizioni che attualmente dividono la dottrina si possono riassumere secondo due orientamenti prevalenti. Inbase ad una prima tesi gli art. 48 e 51 Cost., in assenza di una riforma con legge di revisione costituzionale, non consentirebbero l’attribuzione dell’elettorato attivo e passivo agli stranieri, non potendosi riconoscere tale diritto ai non titolari della cittadinanza del paese ospitante. Secondo altra tesi, invece, la mancanza nel testo costituzionale di qualsiasi divieto di estensione del diritto di voto agli stranieri indurrebbe a ritenere che sia sufficiente l’intervento del legislatore ordinario per riconoscere ad essi la categoria, forse più discussa, tra i diritti politici e di partecipazione, quella del diritto di voto alle elezioni locali appunto... (segue)



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