La disciplina dei bandi e degli avvisi nel nuovo Codice dei contratti

Il d. lgs. 19 aprile 2016, n. 50 disciplina le modalità di svolgimento delle procedure per i settori ordinari in una decina di articoli inseriti nella Prima Sezione della Parte II (Contratti di appalto per lavori, servizi e forniture) del Titolo III (Procedura di affidamento) – Capo Terzo (Svolgimento delle procedure per i settori ordinari), rubricata, proprio, “Bandi e avvisi”. Ulteriori riferimenti sugli elementi da inserire nei bandi e negli avvisi e sulle modalità di redazione e pubblicazione degli stessi sono, poi, presenti in altre norme all'interno del Codice nell'ambito di discipline più specifiche. La regolamentazione è corposa e si occupa di diverse questioni: dalla fase precedente e facoltativa, ovvero quella delle Consultazioni preliminari di mercato (art. 66) e degli effetti connessi alla partecipazione precedente di candidati o offerenti (art. 67), ai contenuti della documentazione di gara, come le specifiche tecniche (art. 68) e le etichettature (art. 69), fino alla disciplina propria dei bandi e degli avvisi, contenuta negli artt. 70 (Avvisi di preinformazione), 71 (Bandi di gara), 72 e 73 i quali ne precisano le modalità di redazione e di pubblicazione, anche a livello nazionale. Gli ultimi articoli di questa Prima Sezione riguardano, poi, l’obbligo per le stazioni appaltanti di fornire un accesso gratuito, diretto e illimitato, in via elettronica, dei documenti di gara (art. 74), gli inviti ai candidati (art. 75) e le comunicazioni che a questi e agli offerenti vengono fornite (art. 76).  L’art. 30 (Principi per l'aggiudicazione e l’esecuzione di appalti e concessioni), tra l’altro, richiama alcune delle suddette norme, contenendo la regola generale secondo la quale <<le Stazioni appaltanti sono tenute a rispettare i principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità e pubblicità>> secondo le <<modalità>> precisate in <<altre disposizioni>>... (segue)