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Numero 22 - 01 dicembre 2010 NORMATIVA [29]    GIURISPRUDENZA [32]    DOCUMENTAZIONE [16]

La nuova governance della politica economica dei Paesi UE

Dal punto di vista macro-finanziario, la riforma della governance economica dell’eurozona si presenta come una priorità finalizzata a rassicurare i mercati circa la sostenibilità dei conti pubblici dei Paesi che ne fanno parte.
I temi connessi con la revisione della governance economica, secondo il mandato assegnato al gruppo di lavoro, sono stati esaminati anche nel rapporto finale della task force del Consiglio Europeo (diffuso il 21 ottobre), che presenta le posizioni individuate nell’ambito del gruppo di lavoro formato dai ministri delle finanze e rappresentanti degli Stati membri.
In sintesi, la direzione verso la quale gli organi della UE si sono indirizzati include un rafforzamento del monitoraggio sui bilanci nazionali dei paesi membri. A questo si dovrà aggiungere il monitoraggio che verrà esteso anche a una definizione più ampia del concetto di stabilità macroeconomica.
In questi termini, tale percorso segna una sorta di "ritorno" allo spirito originario del Trattato di Maastricht: anche se l’enfasi, finora, è sempre stata posta sui casi di violazione del limite del 3% del PIL al disavanzo pubblico, il Trattato di Maastricht richiedeva infatti in realtà di mirare ad un bilancio in pareggio in situazioni di crescita “normale” (lasciando che il disavanzo si allargasse fino ad un massimo del 3% del PIL in caso di recessione).
In tal senso, il Trattato richiedeva anche che i paesi mantenessero, o riportassero, il loro rapporto debito pubblico/PIL sotto il 60%. Di fatto, la lettera del Trattato non è stata mai seguita, e neppure le sanzioni previste per violazioni del limite del 3% sono mai state applicate...

Complementarità e competizione tra le Autorità indipendenti

Un confronto internazionale mostra con ogni evidenza che la legislazione antitrust di cui l’Italia si è dotata all’inizio dell’ultimo decennio del XX secolo, istituendo un’apposita autorità e dotandola di svariate, significative potestà, è assai tardiva non soltanto rispetto agli Stati Uniti d'America (dove essa... (segue)

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Servizi pubblici, diritto della concorrenza e funzioni dell'Autorità garante

Per un caso della storia, l'approvazione in italia nel 1990 di una legge a tutela della concorrenza e del mercato ha coinciso temporaneament con l'avvio del processo comunitario di liberalizzazione dei servizi di interesse economico generale. Sin dall'inizio della sua attività, pertanto, l'Autorità garante... (segue) 

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L'annullamento dell'aggiudicazione e gli effetti sul contratto: poteri del giudice


Il tema delle conseguenze derivanti dall’annullamento dell’aggiudicazione sugli effetti del contratto stipulato è ormai da molto tempo al centro di un dibattito interpretativo serrato ed intenso. È impossibile, in questa sede, riassumere la varietà dei percorsi ricostruttivi seguiti dalla dottrina e dalla giurisprudenza, sviluppati tanto in ambito sostanziale, quanto sul terreno processuale, in un’area di incerto... (segue)

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Appunti sul tema del coordinamento della finanza pubblica tra Unione Europea, Stato e autonomie territoriali

Il coordinamento è il criterio chiave dell’organizzazione del sistema della finanza pubblica nazionale. Tale sistema – in maniera evidente dopo la riforma del titolo V della parte seconda della Costituzione intervenuta nel 2001 - si articola infatti su tre poli, europeo, nazionale e locale, ad ognuno dei quali... (segue) 

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  • Il Presidente della Repubblica nell'evoluzione della forma di governo: i poteri di nomina e di scioglimento delle Camere

    Come è ben noto, le norme costituzionali in tema di nomina del Governo e di scioglimento delle Camere (o anche di una sola di esse, come è stato recentemente sottolineato!) sono estremamente scarne. Eppure, pur nel fascino indubbio che esercitano anche sui costituzionalisti le ricostruzioni storiche e politologiche, e tenuta ferma l'utilità ricostruttiva (ma non deontologica) della letteratura cronachistica, è proprio da tali norme, interpretate sistematicamente e nella loro connessione oggettiva, sempre tenendo presente i dati ricavabili dai lavori preparatori (e, in particolare, l'ordine del giorno Perassi circa la scelta della forma di governo parlamentare... (segue) 

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  • La contraddizione dell'ergastolo tra finalità rieducativa e pena senza fine

    L’incipit del notissimo libro di Foucault Sorvegliare e punire, senza infingimenti, conduce il lettore sul terreno aspro e concreto della lezione su ciò che sono state la pena e la sua esecuzione nel corso dei secoli, nel quadro di quelle che lo stesso Foucault definiva “istituzioni totali”; istituzioni tese alla trasformazione della persona da individuo a oggetto di “osservazione” e trattamento, quali erano le carceri, i manicomi, gli ospedali, l’esercito e simili. Con toni “granguignoleschi”, l’autore riproduce la cronaca – tratta da una gazzetta dell’epoca – della esecuzione di un parricida, tal Damiens, avvenuta a Parigi il 2 marzo 1757, con tanto di confessione pubblica, supplizio e squartamento... (segue) 

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