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di Carla Ciuffetti
Brevi note sul testo di riforma costituzionale approvato dalla Commissione affari costituzionali del Senato il 29 maggio 2012
Il presente contributo è elaborato con riferimento al testo di riforma costituzionale approvato dalla Commissione Affari costituzionali del Senato nella seduta del 29 maggio 2012. Nel ringraziare la Direzione della Rivista federalismi.it, per aver offerto questa sede di riflessione sui contenuti della riforma in itinere, vorrei far presente che le brevi note che di seguito propongo alla vostra attenzione sono strettamente personali e non impegnative rispetto all’Istituzione di appartenenza. Il testo approvato dalla Commissione Affari costituzionali del Senato è il frutto di un esame parlamentare iniziato il 10 giugno 2008, inizialmente riferito ad un solo progetto di legge, successivamente discusso congiuntamente a numerosi altri progetti di legge di seguito presentati. Esso tocca molti temi: l’abbassamento dell'età richiesta per l'elettorato passivo per entrambe le Camere e per l'elettorato attivo per l’elezione del Senato; la riduzione del numero dei parlamentari; la trasformazione del bicameralismo da paritario a differenziato, con esclusivo riguardo al procedimento legislativo; il raccordo con le autonomie territoriali regionali con riferimento al Senato; l’ampliamento dei poteri del Governo nel procedimento legislativo; il rafforzamento dell’Esecutivo in Parlamento, in particolare del ruolo del Presidente del Consiglio dei ministri, quale unico destinatario della fiducia delle Camere e quale titolare della facoltà di proposta non solo di nomina, ma anche di revoca dei ministri e di quella di scioglimento di una o di entrambe le Camere in caso di diniego di fiducia; l’introduzione della sfiducia costruttiva. In queste brevi note si evidenziano due linee di tendenza della riforma, con riguardo ai temi relativi al procedimento legislativo e ai poteri del Governo: la preferenza per una modifica non radicale dell’attuale meccanismo bicamerale e l’intento di rafforzare i poteri del Governo in Parlamento... (segue)
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