Le Camere di commercio sono istituzioni che operano per favorire uno sviluppo complessivo ed equilibrato del territorio; uno sviluppo mai fine a se stesso, bensì volto al raggiungimento di obiettivi di welfare, secondo una visione ed un orientamento culturale liberale che considera il mercato e il profitto come strumenti per portare i cittadini ad una condizione di maggiore benessere.
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La sentenza n. 374 del 2007 permette un importante chiarimento sulla questione della competenza in tema di ordinamento delle Camere di commercio e sulla loro posizione istituzionale. Tuttavia, rispetto alla soluzione nello specifico adottata dalla Corte, forse sarebbero state preferibili altre soluzioni interpretative; anch’esse avrebbero però presentato luci ed ombre...
Il modello di sviluppo economico italiano è un sistema profondamente radicato nella tradizione, nel territorio, nel codice genetico della nostra cultura collettiva: è un sistema per tradizione basato sul peso della piccola impresa, del ruolo economico della famiglia, del lavoro indipendente, della proliferazione delle iniziative individuali, della velocità di adattamento ai cambiamenti; è un sistema radicato nel territorio, per la progressiva entrata in campo di sistemi territoriali...
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Il modello della governance pubblica prevede il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali che a livello locale sono chiamati a realizzare, sulla base di interventi concertati, azioni a favore dello sviluppo socio-economico dei territori di riferimento. In particolare, gli enti camerali offrono un contributo attivo per perseguire un partenariato a più livelli svolgendo "nell'ambito della circoscrizione territoriale di competenza, funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese (l. 580/93, art. 2). Un sistema di governance... (segue)
Il periodo storico che si definisce 'umanesimo civile', durante il quale prese forma la moderna economia di mercato, ha visto la nascita della figura del mecenate. La successiva fase dell'economia di mercato capitalistica, strettamente connessa all'avvento della società industriale, ha avuto tra i suoi protagonisti la figura del capitalista-filantropo... (segue)
La problematica concernente la natura giuridica, ieri, delle Casse di Risparmio, oggi, delle Fondazioni di origine bancaria si presenta allo studioso in tutta la sua complessità detrminata dagli interessi politici, economici e sociali che le ruotano intorno.Già al momento della loro origine, per quanto concerne la nostra esperienza verso gli inizi dell'800, gli orientamenti apparivano tra di loro notevolmente distanti nonostante la condivisione... (segue)
Il Decreto Legislativo n. 23 del 15 febbraio 2010, elaborato dal governo in seguito all’incarico contenuto nell’articolo 53 della legge delega n. 99 del 23 luglio 2009 recante “disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese nonché in materia di energia”, rappresenta l’epilogo di un lungo .processo di trasformazione delle Camere di Commercio, volto ad adeguare tali istituzioni al contesto costituzionale innovato a seguito della riforma del Titolo V, Parte seconda, Cost... (segue)
L'evoluzione del ruolo delle Camere di commercio, nell’ambito del percorso verso la piena attuazione del federalismo, ha le sue radici profonde nella legge che, più di quindici anni fa, ha riformato il Sistema camerale: la n. 580 del 1993. Oltre a ribadire l’autonomia organizzativa e finanziaria delle Camere, la legge di riordino ha innovato profondamente nel proporre l'idea dell’esistenza di particolari categorie di enti la cui natura si fonda su un concetto di autonomia caratterizzato dal legame che manifestano con gli interessi rappresentati. enti espressione di comunità differenziate, portatrici di specifiche esigenze, in grado di darsi forme di autogoverno, e che – tuttavia – necessitano di far sentire la propria voce nel panorama istituzionale ed amministrativo...
Le autonomie funzionali si configurano come un fenomeno estremamente attuale, se pensiamo che la prima formulazione da parte del legislatore si è avuta con la legge n. 59 del 1997, e quanto mai complesso sia con riferimento alla definizione del loro significato, che alla collocazione all’interno dell’ordinamento. Allo stesso tempo la problematicità che si cela dietro l’identificazione di questi soggetti di diritto pubblico rappresenta un interessante caso di studio per comprendere processi di transizione all’interno dell’assetto statale. Si cercherà, pertanto, nelle pagine che seguono di ripercorrere l’evoluzione di tale formula organizzatoria attraverso un esame globale del fenomeno nel tentativo di individuarne i caratteri identificativi...
Nella vicenda costituzionale italiana si è sempre assistito ad un pendolo tra fenomeni di accentramento e fenomeni di decentramento. Ad essi si sono accompagnate di volta in volta tendenze inidirizzate alla supremazia dei luoghi della politica, contrastate da tendenze volte a maggiormente valorizzarei luoghi della società. E, soprattutto, nella storia italiana, le spinte verso il decentramento non state necessariamente coincidenti con la valorizzazione dei luoghi e delle strutture della società...
La storia delle Fondazioni di origine bancaria è relativamente recente: il riconoscimento di questi nuovi soggetti, la cui nascita ed evoluzione verrà di seguito analizzata nel dettaglio, si collega ad alcuni fenomeni più ampi che hanno coinvolto il nostro ordinamento nell’ultimo ventennio del secolo scorso; e, invero, dobbiamo fare riferimento da un lato all’avvio in molti settori di importanti processi di liberalizzazione e di privatizzazione, dall'altro dobbiamo tener conto della graduale crisi - in tutta Europa, oltre che in Italia - dei modelli statalisti, incentrati sull'idea che lo Stato (unitario e nazionale, di matrice ottocentesca)... (segue)