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di Eugenio De Marco
Introduzione alla uguaglianza digitale
Il rapido evolversi delle conoscenze scientifiche e tecnologiche tipico della nostra epoca, il loro continuo ampliamento e il crescendo di orizzonti applicativi che dischiudono si riflette inevitabilmente per diversi profili nel campo del diritto, introducendo esigenze sempre nuove di regolazione anche in ambiti in passato impensabili, imprimendo accelerazioni con ritmi spesso sempre meno intervallati all’attività di produzione normativa a fronte delle continue necessità di adeguamento di regolamentazioni che in breve possono diventare obsolete.
Basti pensare, per fare un esempio significativo, nel campo delle biotecnologie, alle nuove frontiere degli interventi dell’uomo sull’uomo fino alle manipolazioni genetiche ed alla stessa rimessa in discussione di “quelli che erano ritenuti i punti di riferimento più stabili e garantiti della nostra condizione – il concepimento, la nascita, la morte…”. Eventi, questi, che pongono il legislatore di fronte alla necessità di stabilire regole in ambiti in cui l’attività di produzione normativa è strettamente correlata al rapido progredire di conoscenze scientifiche e tecniche applicative suscettibili di toccare così da vicino la persona umana e di porre nello stesso tempo pressanti istanze di etica della scienza.
Altro ambito, particolarmente interessato dai progressi scientifico-tecnologici e sul quale verte la presente ricerca, è rappresentato dal dischiudersi di nuovi orizzonti nella diffusione di dati, conoscenze, opinioni, pensiero, e nel relativo accesso, a seguito di quello che potrebbe definirsi l’<<erompere>> dell’informatizzazione nella vita contemporanea.
Un <<erompere>> che finisce per coinvolgere – potrebbe anzi dirsi <<rivoluzionare>> – una serie di aspetti della vita sociale, di interrelazioni individuali e di gruppo, di rapporti dei soggetti con le pubbliche autorità; che permette la diffusione e il reciproco scambio di opinioni, di manifestazione del pensiero, in un’ottica globale, ben al di là delle classiche modalità di comunicazione individuale e di diffusione del pensiero con la parola, lo scritto e altri mezzi più avanzati ma pur sempre tradizionali, come ad esempio, quello radiotelevisivo...
(Segue)
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