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di Giancarlo Pierro
Le strategie di semplificazione in regione Lombardia. La qualità e la semplificazione nella regolazione: esperienze in atto in attesa della entrata in vigore del nuovo Statuto
Il processo di devoluzione dei poteri alle Regioni a seguito della riforma costituzionale del 2000 ha previsto un riassetto della ripartizione delle competenze normative fra livello nazionale e regionale, in particolare nelle materie a legislazione concorrente – fra Stato e Regioni – e nelle materie che sono ora di esclusiva competenza delle Regioni. Tali materie comprendono i settori economici fondamentali, quali il commercio, l’agricoltura, il turismo, i trasporti, la formazione professionale, ecc. Questo assetto di governance esige efficaci meccanismi di coordinamento fra i diversi livelli di governo al fine di rafforzare la coerenza delle politiche di regolazione e di garantire la certezza del diritto. Inoltre, tale assetto è fondamentale per promuovere la responsabilità (accountability) di tutti i livelli di governo.
In questo contesto i servizi pubblici sono prevalentemente forniti a livello locale.
Tale cambiamento è una sfida per le Regioni che devono ricercare incentivi economici idonei a rendere i servizi più efficienti, sviluppare appropriate valutazioni d’impatto, semplificare le procedure amministrative e applicare i principi di concorrenza a livello locale.
Per quanto attiene al coordinamento, l’accordo istituzionale concluso tra Stato, Regioni e autonomie mira a estendere il campo di applicazione dei programmi di semplificazione e di regolazione a livello regionale. Con questo accordo si promuove anche lo sviluppo delle competenze professionali e tecniche necessarie per includere gli strumenti delle politiche di regolazione. L’accordo, inoltre, ratifica la necessità di assicurare un continuo sostegno politico ai diversi livelli di governo per le politiche di regolazione.
Questi temi, anche alla luce dell’attenzione posta dal Libro Bianco sulla “partecipazione” per la realizzazione di una “Buona governance europea” e di quanto stabilito dalla direttiva 2006/123/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio relativa ai servizi nel mercato interno, costituiscono gli elementi qualificanti per creare valore pubblico destinato a influenzare i sistemi economici-sociali mediante il soddisfacimento delle istanze e dei bisogni.
(segue)
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