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di Lorenza Paoloni
Forestazione, biodiversità ed emissioni climalteranti
Nel suo bel volume dal titolo apocalittico: «La terra è finita», Piero Bevilacqua intraprende un percorso alla ricerca delle ragioni storiche del rischio che sta correndo l’umanità per la sua sopravvivenza.
Ricorda, in particolare, che la temperatura sulla terra, nel corso dei secoli, ha attraversato fasi cicliche di raffreddamento e di riscaldamento ma solo dalla metà del XIX secolo si sta registrando un graduale aumento della temperatura media.
L’Autore si interroga sulla causa del riscaldamento, se esso dipenda dalle attività umane o se queste siano ininfluenti, e si tratti, pertanto, di un fenomeno naturale come altri già verificatisi in passato.
L’insigne studioso non si spinge, invero, ad indagare le inquietanti pratiche di «modificazione intenzionale o manipolazione dei fenomeni naturali» altrimenti definite «tecniche di guerra ambientale» di cui, secondo alcune recenti fonti, sarebbe responsabile il Dipartimento della Difesa statunitense. In uno scenario da guerre stellari viene descritto il programma HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program), che è parte dei nuovi armamenti a tecnologia avanzata posti sotto il controllo dell’Iniziativa di Difesa Strategica degli Stati Uniti. Esso è costituito da un sistema di antenne così potenti da poter creare «modificazioni locali controllate della ionosfera» (lo strato più elevato dell’atmosfera) al fine di provocare un cambiamento nella temperatura nei luoghi che si intendono vulnerare.
Non rientrano, altresì, nell’accurata analisi dello storico le più recenti pratiche di geoengineering, pratiche che denunciano un primo fallimento dell’uomo nella lotta contro il mutamento climatico il quale non riuscendo (o non volendo) cambiare le proprie abitudini inquinanti si affida a fantasiose innovazioni meccaniche (specchi solari; aerosol nell’atmosfera; fertilizzazione dell’oceano con l’urea; creazione di nuvole; nuove foreste di piante artificiali) che, al momento, sono tutte da sperimentare...
(segue)
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