Giancarlo se n’è andato.
Se lo è portato via un male moderno (chissà se è moderno perché il mondo è più sporco o se è moderno perché oggi lo riconosciamo); un male – nella sua forma solida o in quella liquida – che la scienza non riesce a debellare; un male di cui i medici ti dicono che hai il venti, il cinquanta, l’ottanta per cento di possibilità di farcela, e tu sei lì a cercare di capire se cadrai dalla parte giusta o dalla parte sbagliata delle statistiche; un male che ti lascia lucido – anche se tra mille disagi – fino all’ultima crisi.