Ha suscitato un coro pressoché unanime di entusiastico consenso la recente sentenza Schrems della Corte di Giustizia che ha invalidato la decisione 2000/520/CE della Commissione europea sul meccanismo del c.d. safe harbor. In sostanza, i giudici di Lussemburgo hanno ritenuto estremamente inadeguato un sistema che, da ormai un quindicennio, consente il trasferimento di dati personali dall’Unione Europea agli Stati Uniti, proprio grazie all’avallo della Commissione europea. La pronuncia è stata interpretata, più che legittimamente, come una ulteriore conferma della strenue difesa del diritto alla privacy da parte del giudice europeo, contro gli usi e gli abusi del trattamento dei dati sul web, svelati, ad esempio, dal famigerato scandalo PRISM. Se risultano innegabili, e in linea di principio condivisibili, gli sforzi della Corte di Giustizia in tale direzione, il complesso di argomentazioni giuridiche cui essa fa ricorso lascia, tuttavia, più di qualche dubbio... (segue)
ITALIA - DOTTRINA
Festina lente. Considerazioni sui ritardi nell’elezione parlamentare dei giudici costituzionali
Antonino Amato (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
La democrazia digitale (o e-democracy) nello spazio cibernetico: inquadramento teorico e profili applicativi
Omar Caramaschi (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Considerazioni sulla forma di Stato europea
Alberto Lucarelli (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
L’equità intergenerazionale nel sistema delle fonti del diritto internazionale
Manfredi Marciante (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Articolo 11 della Costituzione, recente giurisprudenza e diritto dell'Unione europea. Una norma che “compare” e “scompare”?
Bruno Nascimbene (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Le sezioni staccate dei Tribunali Amministrativi Regionali tra soppressione e trasformazione “de iure condendo”
Vera Parisio (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Il mancato coordinamento tra programmazione dei fabbisogni e procedure di reclutamento dei professori e dei ricercatori universitari
Valentino Sticchiotti (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Colpa penale e telemedicina nel quadro degli obblighi di incriminazione nella CEDU
Gianmarco Bondi (16/12/2025)