Coll’avvento della nuova stagione sportiva, si ripresentano i ‘consueti’ problemi di ordine pubblico connessi allo svolgimento di manifestazioni sportive. La sensazione che si continua ad avere, è quella di un’emergenza continua, mai rientrata, o comunque mai del tutto sopita, a fronte di un impianto normativo - quale quello che si occupa del problema della violenza negli stadi - che, causa una tecnica legislativa alquanto confusa, disorganica e (quasi sempre) frutto dell’onda emotiva, mostra tutte le sue carenze, soprattutto sul piano applicativo. Nel corso degli ultimi anni, la giurisprudenza - sia di legittimità, che di merito - è stata ripetutamente chiamata ad intervenire su di una molteplicità di aspetti riguardanti tale normativa, che hanno interessato tanto profili di diritto sostanziale, quanto profili di diritto processuale. I principali aspetti su cui tali interventi si sono concentrati hanno riguardato, in particolare, i presupposti applicativi - sia sul piano oggettivo, sia sul piano soggettivo - delle misure di prevenzione note con il termine di “Daspo”, e di “Obbligo di firma”, alcuni profili processuali riguardanti la misura più restrittiva, sul piano della libertà personale (l’“obbligo di firma”), nonché alcuni “reati da stadio”, quali quelli previsti dagli articoli 6-bis, primo e secondo comma (“Lancio di materiale pericoloso [o di “oggetti contundenti, o comunque atti ad offendere”, ndr.], scavalcamento ed invasione di campo in occasione di manifestazioni sportive”), e 6-ter (“Possesso di artifizi pirotecnici [o di “oggetti contundenti, o comunque atti ad offendere”, ndr.] in occasione di manifestazioni sportive”) della legge 13 dicembre 1989 n. 401. Il presente contributo si prefigge l’obiettivo di dare contezza di tali interventi - taluni forieri di nuovi contrasti giurisprudenziali, altri portatori, invece, di nuovi chiarimenti, altri ancora di ulteriori questioni - cercando di tracciarne un primo bilancio, alla luce della giurisprudenza più aggiornata, seguendo un approccio critico... (segue)
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