Tribunale, Roma, Sentenza n. 16708/2018, in tema di profili di responsabilità del socio di maggioranza nelle società a partecipazione pubblica

Nella sentenza n.  16708/18   del 30.8.2018 gli  attori hanno agito  in qualità di azionisti di minoranza di Alitalia per il risarcimento dei danni subiti a seguito della decisione della Borsa italiana del 20.1.2009 di avviare la procedura di revoca dalla quotazione delle azioni ordinarie di Alitalia, lamentando di essere stati indotti all’acquisto delle azioni e/o di non avere potuto esercitare il diritto di venderle sul mercato mobiliare italiano a causa della scorretta, sleale ed illecita condotta tenuta dal Ministero in violazione dell’art. 2043 c.c.. Quest’ultimo avrebbe infatti, in qualità di azionista di maggioranza, consapevolmente ed illecitamente determinato enormi perdite patrimoniali nella compagnia aerea, anche imponendo la prosecuzione dell’attività aziendale in mancanza di prospettive industriali. Inoltre avrebbe prestato pubbliche rassicurazioni in ordine alla continuità aziendale ed al rinvenimento di imprenditori disponibili ad acquistare la partecipazione di controllo, così inducendo gli azionisti, mediante notizie false ed artificiose, a confidare nell’impegno dello Stato ad attuare ogni misura idonea ad evitare il fallimento della società, e pertanto ledendo la loro libertà negoziale.

Gli attori hanno dedotto pure un profilo di responsabilità contrattuale ai sensi dell’art. 2497 c.c., per avere esercitato il MEF un’attività di direzione e coordinamento fondata su principi contrari a quelli di corretta gestione societaria ed imprenditoriale della compagnia e sull’asservimento di tale attività all’interesse imprenditoriale del Ministero alla vendita a terzi della propria partecipazione di maggioranza.

La sentenza analizza gli elementi che hanno portato allo stato di dissesto della compagnia di bandiera e in generale i profili di responsabilità del socio di maggioranza nelle società a partecipazione pubblica.