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FOCUS - Osservatorio di Diritto sanitario

 Corte di Cassazione, Sentenza n. 29498/2019, L’incompletezza della cartella clinica rileva in via presuntiva ai fini dell’accertamento della responsabilità del medico solo al ricorrere di ulteriori circostanze.

Cass. civ., Sez. III, 14 novembre 2019, n. 29498

S.B.R., B.L. e B.S. c. ASL e Policlinico

Responsabilità – Incompletezza della cartella clinica – Prova in via presuntiva della responsabilità del medico – Non sufficienza della mera incompletezza della cartella ai fini dell’accertamento del nesso eziologico – Necessità di ulteriori presupposti ai fini della configurabilità di una responsabilità medica.

 

L’incompletezza della cartella clinica è circostanza di fatto che il giudice può utilizzare per ritenere dimostrata l’esistenza di un valido nesso causale tra l’operato del medico e il danno patito dal paziente solo quando tale incompletezza abbia reso impossibile l’accertamento del relativo nesso eziologico e il professionista abbia posto in essere una condotta astrattamente idonea a provocare il danno. Solo in tal caso l’incompletezza della cartella clinica si pone, in via presuntiva, quale prova a favore di chi adduce di essere stato danneggiato e, dunque, nel solo caso in cui tale incompletezza va ad innestarsi in un cotesto specifico che è proprio la fonte della sua rilevanza. Ciò conformemente all’orientamento giurisprudenziale formatosi sul punto (Cass., Sez. III, 21 novembre 2017, n. 27561; Id., 12 giugno 2015, n. 2218).

 

M. S.



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