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FOCUS - Osservatorio di Diritto sanitario

Giurisprudenza » Europa » Corte di Giustizia » Organizzazione sanitaria - di A.G. Pietrosanti Corte di giust. U.E., Sez. II, sent. 30 gennaio 2020, C-395/18,

 Corte di Giustizia, Sentenza del 30/01/2020, Non si può escludere automaticamente il concorrente il cui subappaltatore, indicato in sede di gara, risulti aver violato la normativa sull'accesso ai lavoro dei disabili

Corte di giust. U.E., Sez. II, sent. 30 gennaio 2020, C-395/18

 

Pres. Arabadjiev – Rel. Vajda – Avv. Gen. Campos Sánchez‑Bordona – Tim SpA (avv.ti Cardarelli, Lattanzi, Cantella), Consip SpA (avv.ti Sciaudone e Iacovone) e altri.

 

Appalti pubblici – Subappaltatore – Normativa sull’inserimento dei disabili al lavoro – Violazione – Esclusione dalla gara – Automatica – E’ illegittima.

 

L’articolo 57, paragrafo 4, lettera a), della direttiva 2014/24/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sugli appalti pubblici non osta ad una normativa nazionale, in virtù della quale l’amministrazione aggiudicatrice abbia la facoltà, o addirittura l’obbligo, di escludere da una gara il concorrente che abbia indicato nell'offerta un subappaltatore nei cui confronti sia stato constatato il motivo di esclusione inerente alla violazione della normativa sull’accesso al lavoro dei disabili. Tuttavia, tale esclusione non può essere automatica, violandosi altrimenti il principio di proporzionalità che impone all’amministrazione aggiudicatrice di tenere conto – nella valutazione del singolo caso – di una serie di fattori pertinenti, come i mezzi di cui il concorrente disponeva per verificare l’esistenza della suddetta violazione in capo ai subappaltatori, o la presenza di un’indicazione, nella relativa offerta, della propria capacità di eseguire l’appalto senza avvalersi necessariamente del subappaltatore in questione. Allo stesso modo, l’automaticità di una simile esclusione non sarebbe rispettosa del meccanismo del c.d. self cleaning (ex articolo 57, paragrafo 6 della direttiva 2014/24) in forza del quale l’operatore economico ha la possibilità di dimostrare  la propria affidabilità, malgrado l’esistenza di una violazione compiuta (anche) da uno dei suoi subappaltatori.

 

A.G.P.



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