La riforma costituzionale in discussione ¾ premesso che condivido in pieno le considerazioni critiche di Tommaso Edoardo Frosini (in questa stessa Rivista) ¾, richiamando e adattando liberamente un formidabile aforisma di un adorato maestro, è inutile, forse dannosa, al limite stupida. Chi l’ha scritta, e chi eventualmente la voterà, non solo non ha la benché minima idea di cinquant’anni di storia del diritto ambientale (come più educatamente di me mostra Luisa Cassetti, in questa Rivista), ma non si pone nemmeno la domanda di cosa stia effettivamente combinando all’ordinamento giuridico e al sistema economico. Percepisce solo che l’idea di costituzionalizzare l’ambiente e gli animali appare “stupenda” oltre ogni limite e la catapulta come suprema buona intenzione dentro una parte della Costituzione che finora è stata considerata intoccabile, non tanto da me, quanto appunto dal mainstream del costituzionalismo delle buone intenzioni. Le quali, come avvertivano Karl Marx e Thomas S. Eliot, e prima ancora Samuel Johnson, Georges Herbert e persino San Bernardo, formano il lastrico del sentiero che conduce all’Inferno. Vero è che quel sentiero da qualche decennio è diventato un’autostrada a otto corsie, se si considera che quasi tutte le democrazie occidentali sono state neoplasticamente affette da una (ir)resistibile invasione di ‘nuovi’ diritti fondati su un nucleo, una “super-etica” del politically correct. Un nucleo curioso, sfuggente, proteiforme, ma percepito come bellissimo e irresistibile, come sublimazione dell’umanesimo e della civiltà, proprio mentre fa a pezzi le fondamenta illuministiche di entrambi. Un nucleo che rischia di infettare la costituzione, soprattutto la costituzione economica (introducendo vincoli inusitati e irrazionalità nella produzione e distribuzione di beni e servizi e conseguentemente amputando la ricchezza della nazione), ma anche la costituzione dei diritti (brutalizzando il bilanciamento e ricalibrando le gerarchie dei valori), ma rischia anche di inaridire le stesse radici del costituzionalismo delle origini… (segue)
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