Abstract [It]: Il contributo indaga le possibili implicazioni sui presupposti per la formazione del silenzio-assenso derivanti dalla recente previsione dell’inefficacia degli atti tardivi, oggi disciplinata dall’art. 2, c. 8-bis, l. n. 241/1990. In particolare, si intende dimostrare che tale previsione porta a superare quella consolidata giurisprudenza che, in materia edilizia, subordinava la formazione del silenzio-assenso non solo al decorso del termine per provvedere, ma anche alla completezza della domanda e alla sua conformità alla disciplina di riferimento. Tuttavia, data la nota difficoltà dei Comuni a garantire un effettivo controllo sugli interventi edilizi, ciò conduce inevitabilmente al rischio di consentire per silentium anche la realizzazione di fabbricati abusivi. Di conseguenza, lo scritto cercherà altresì di verificare se la nuova dimensione del silenzio-assenso sia davvero riconducibile a una logica di semplificazione amministrativa e coerente con l’esigenza di sottoporre le attività economiche a quel controllo amministrativo necessario a tutelare l’interesse pubblico.
Title: The ineffectiveness of delayed acts and the prerequisites for the formation of silence-assent in building law matters.
Abstract [En]: The essay aims to analyse the consequences on the rule of tacit consent of the ineffectiveness of the delayed administrative acts (art. 2, c. 8-bis, l. n. 241/1990). The purpose of the article is to demonstrate the overcoming of the prevailing thesis of the administrative court in building law, which subordinates the formation of tacit consent not only to the expiration of time to adopt the act, but also to the fact that the application is complete and complies with the law. However, given the well-known difficulty of the Municipalities in ensuring effective control over building interventions, this inevitably leads to the risk of allowing for silentium also the construction of abusive buildings. Consequently, the paper also seeks to verify whether the new dimension of tacit consent is truly a logic of administrative simplification and is consistent with the need to subject economic activities to the administrative control necessary to protect the public interest.
Parole chiave: silenzio-assenso, permesso di costruire, inefficacia degli atti tardivi, semplificazione, edilizia.
Keywords: tacit consent, building permit, ineffectiveness of delayed administrative acts, simplification, building law.
Sommario: 1. L’inefficacia degli atti tardivi nel decreto Semplificazioni. - 2. La formulazione, apparentemente chiara, dei presupposti per la formazione del silenzio-assenso. - 3. Il recente contrasto giurisprudenziale sui presupposti del silenzio-assenso per le domande di permesso di costruire. - 4. Il decorso del termine come l’unico e necessario presupposto ai fini della formazione del silenzio-assenso. - 5. La nuova dimensione del silenzio-assenso e le contraddizioni della semplificazione. - 6. Verso un controllo soltanto eventuale dell’edilizia?
ITALIA - DOTTRINA
Festina lente. Considerazioni sui ritardi nell’elezione parlamentare dei giudici costituzionali
Antonino Amato (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
La democrazia digitale (o e-democracy) nello spazio cibernetico: inquadramento teorico e profili applicativi
Omar Caramaschi (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Considerazioni sulla forma di Stato europea
Alberto Lucarelli (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
L’equità intergenerazionale nel sistema delle fonti del diritto internazionale
Manfredi Marciante (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Articolo 11 della Costituzione, recente giurisprudenza e diritto dell'Unione europea. Una norma che “compare” e “scompare”?
Bruno Nascimbene (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Le sezioni staccate dei Tribunali Amministrativi Regionali tra soppressione e trasformazione “de iure condendo”
Vera Parisio (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Il mancato coordinamento tra programmazione dei fabbisogni e procedure di reclutamento dei professori e dei ricercatori universitari
Valentino Sticchiotti (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Colpa penale e telemedicina nel quadro degli obblighi di incriminazione nella CEDU
Gianmarco Bondi (16/12/2025)