
Ancora una volta le riforme istituzionali si presentano come oggetto di un programma di governo. È segno (e deve considerarsi tale in ragione del principio democratico di rappresentanza) che è diffusamente avvertita l’esigenza di provvedere, mediante revisione (essendo, com’è noto, dubbia la legittimità di deroghe all’art. 138 Cost.) alla modifica della disciplina costituzionale del circuito di formazione e di attuazione delle decisioni politiche statali. Tale esigenza non può tuttavia trovare soddisfazione se non siano stati prima definiti, con sufficiente grado di dettaglio giuridico, quali siano gli obiettivi che si intende perseguire e quali siano le cause della insufficienza del sistema vigente. Soltanto su tali basi può avviarsi un lavoro chiaro e coerente e quindi verificabile nelle varie sedi di dibattito… (segue)
“Morte a credito”: riflessioni critiche sul c.d. diritto al suicidio assistito
Mario Esposito (12/06/2024)