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NUMERO 22 - 13/08/2025

 La Corte costituzionale 'allo specchio': Cappato II e il giudizio di costituzionalità sui propri precedenti. Quali coordinate minime?

Abstract [It]: Il presente contributo sfrutta l’occasione della sentenza n. 135/2024, quale leading case del sindacato sulle addizioni normative del Giudice delle leggi, per riflettere sul fenomeno di una “Corte costituzionale che giudica se stessa”. In particolare, il saggio sostiene che la Corte, attraverso le sue sentenze “manipolative”, possa produrre disposizioni pretorie aventi valore di legge. Pertanto, non solo tali disposizioni devono poter essere oggetto del sindacato di legittimità costituzionale ma, in questi casi, occorre che la Corte costituzionale ponga in essere, sul piano dell’interpretazione della ratio legis, un “tentativo di estraneazione” dal ruolo di autrice della disposizione, al fine di controbilanciare la carenza di alterità istituzionale che caratterizza queste situazioni.

 

Title: The Constitutional Court “facing itself”: Cappato II and constitutionality judgment on its own precedents. What minimal coordinates?

Abstract [En]: This paper takes Judgment No. 135/2024 as a leading case in the judicial review of laws created by the Constitutional Court, in order to reflect on the phenomenon of a “Constitutional Court judging itself.” I argue that, by means of its manipulative rulings, the Court may produce provisions having the force of law. Consequently, such provisions, must not only be subject to constitutional review, but the Court must also attempt an interpretive “detachment” from its role as author of the norm, in order to counterbalance the institutional lack of otherness that inherently marks this dynamic.

 

Parole chiave: giudizio di legittimità costituzionale, sentenze manipolative, giudizio di uguaglianza, ratio legis, fine vita

Keywords: Constitutional review, manipulative judgments, equality review, ratio legis, end of life issues

 

Sommario: 1. Introduzione. 2. Il nuovo dictum della Corte: l’ammissibilità delle questioni di costituzionalità aventi ad oggetto le disposizioni di legge risultanti da sentenze “manipolative”. 3. Le motivazioni del rigetto nella sentenza n. 135/2024. Un’inammissibilità sostanziale travestita da infondatezza?. 4. Segue. L’area di non punibilità dell’aiuto al suicidio: un tertium comparationis diabolicum ? 5. Alcune coordinate minime per orientarsi nei futuri giudizi di costituzionalità sulle addizioni normative della Corte. 5.1. L’inquadramento giuridico dell’oggetto: si può parlare di disposizioni pretorie aventi valore di legge? 5.2. L’interpretazione dell’oggetto: il necessario tentativo di estraneazione della Corte dalla propria disposizione. 6. Conclusioni.



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