Abstract [It]: Attesa la centralità dell’interesse climatico nel caleidoscopio dei beni comuni appare rilevante individuare sentieri di tutela che, senza forzare istituti esistenti, ne facciano il veicolo di una transizione ecologica. Al riguardo, l’indagine comparatistica dischiude prospettive importanti nell’ottica degli obblighi che dialogano con il diritto, immanente alla persona, ad un ambiente salubre.
Quest’ultimo è legato alla scienza e alla tecnica, nel senso che non può non rapportarsi ed evolvere con il progresso scientifico, tramite un approccio sistemico, rispetto al quale il giurista ha il compito di intercettare ed utilizzare gli elementi di conoscenza forniti dai più disparati settori disciplinari. Numerosi sono gli esempi di come la digitalizzazione stia invadendo l’ambiente, che - secondo l’insegnamento di M. S. Giannini - è la “cosa” nuova che progressivamente si disvela e richiede la rielaborazione concettuale di categorie interpretative già note.
Il GDPR e la protezione dell’ambiente, pur apparentemente distanti, presentano sorprendenti punti di contatto e sinergie. L’analisi delle loro interazioni rileva profili di utilità non trascurabili per una gestione più sostenibile delle risorse e dei dati.
In particolare, alcuni principi, più di altri, s’integrano perfettamente con le problematiche ambientali, all’interno di un ecosistema di stakeholder responsabile del corretto trattamento dei dati.
Si delinea quindi la necessità di una “igiene digitale” che contribuisca alla moderazione dell’uso dell’energia, esplorando soluzioni per la sostenibilità dei dati con approcci a bassa tecnologia e progettazione ecocompatibile.
Title: Variable Geometries: Data Regulation in the Service of Environmental Protection
Abstract [En]: Given the central importance of climate issues within the kaleidoscope of common goods, it is essential to identify means of protecting them that, without disrupting existing institutions, can turn these institutions into instruments for ecological transition. In this regard, comparative research opens up important perspectives concerning the obligations that interact with the individual’s inherent right to a healthy environment.
This right is closely linked to science and technology, in the sense that it must relate to and evolve with scientific progress through a systemic approach. In this context, the legal scholar is tasked with identifying and utilizing insights from a wide range of disciplinary fields. Numerous examples show how digitalization is increasingly permeating environmental contexts—what M. S. Giannini described as the new “thing” gradually revealing itself and requiring a conceptual reworking of established interpretative categories.
At first glance, the GDPR and environmental protection may seem unrelated, but they reveal surprising points of contact and synergy. An analysis of their interaction shows significant benefits for more sustainable management of both resources and data.
In particular, certain principles align especially well with environmental concerns within an ecosystem of stakeholders responsible for proper data processing.
This underscores the need for “digital hygiene,” which helps moderate energy consumption and encourages the development of data sustainability solutions through low-tech approaches and eco-friendly design.
Parole chiave: RGPD; sostenibilità ambientale; minimizzazione dei dati; trasparenza; impatto ambientale
Keywords: GDPR; environmental sustainability; data minimization; environmental impact; transparency
Sommario: 1. Profili introduttivi: istanze eterogenee ma correlate. 2. L’ambiente: la “cosa” nuova che progressivamente si disvela. 3. Quali soluzioni percorribili nel labirinto del diritto. 4. Sorveglianza, Dati e Ambiente: una riflessione sui principi del GDPR in chiave ecologica. 5. Convergenze normative e prospettive sistemiche nel GDPR. 6. L’Intelligenza Artificiale tra progresso tecnologico e sostenibilità ambientale. 7. Verso una regolazione dinamica tra Soft Law e Diritto Comparato.
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