+ A. DE LA IGLESIA CHAMARRO, A propósito de la sentencia del Tribunal Constitucional español sobre la ley de amnistía, in federalismi.it, n. 28, 2025, pp. iv-xvi;
+ S. CECCANTI, L’amnistia in Spagna: perché è una scelta ragionevole, in federalismi.it – paper, 19 novembre 2025
Il Convegno su “Il Tribunale costituzionale spagnolo in discussione dopo la sentenza sull’amnistia”, che ha avuto luogo lo scorso 19 novembre 2025 presso la Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza, ha rappresentato un’importante occasione per comprendere meglio il frangente politico e costituzionale che sta vivendo la Spagna, soprattutto grazie al contributo offerto dalla relazione della Prof.ssa Asunción de la Iglesia Chamarro dell’Università di Navarra, Autrice, fra l’altro, di un recente Editoriale sul tema (in questa stessa Rivista). Dal suo intervento e dalla sua diretta testimonianza è emersa infatti tutta la complessità della situazione attuale, insieme alla gravità degli eventi che hanno accompagnato, nella storia spagnola, talune istanze nazionaliste, contraddistinte anche da violenza e terrorismo. Due dati sono risultati certi, oltre che rilevanti sotto il profilo specificamente costituzionale, come proverò a illustrare. Il primo è che la Ley orgánica n. 1/2024 de amnistía para la normalización institucional, política y social en Cataluña non ha normalizzato né la società politica catalana, né quella spagnola, accrescendo piuttosto le divisioni sociali e politiche, e determinando profonde spaccature fra le istituzioni, fra i giuristi, fra le Cortes Generales, nella magistratura e nel Tribunale costituzionale. Basti pensare che il Congresso dei deputati ha approvato la legge di amnistia con 177 voti contro 172 su un totale di 350 componenti, e che il Senato - Camera di rappresentanza territoriale - l’ha respinta; che, inoltre, associazioni di giudici, pubblici ministeri e giuristi di ogni sensibilità politica hanno reagito già al momento della proposta di legge, firmando appelli e manifesti a difesa dello Stato di diritto e della separazione dei poteri, considerandoli a rischio; che, infine, la sentenza del Tribunale costituzionale spagnolo n. 137/2025 ha “salvato” dall’incostituzionalità tale legge di amnistia con i voti di 6 giudici su 12, con 4 opinioni dissenzienti, un’astensione e una ricusazione (controversa)… (segue)
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