editoriale di Piero Alberto Capotosti
L'Italia delle due Costituzioni
Circa due anni fa, all’indomani delle elezioni politiche del 2008, avevo modo di scrivere su questa Rivista che le novità più rilevanti che scaturivano dai risultati di quel turno elettorale erano sostanzialmente due: in primo luogo, il passaggio da un bipolarismo eterogeneo e “forzoso” incentrato sugli schieramenti ad un bipartitismo tendenzialmente di programma. In secondo luogo, la conseguente semplificazione del quadro politico, derivante anche dall’assorbimento di alcune forze politiche nei due partiti “contenitori”.
Ebbene, si può dire che questa mia analisi dei dati elettorali del 2008 sia stata brutalmente spazzata via dagli avvenimenti che si sono susseguiti specialmente in questi due ultimi mesi. Peraltro, per mia fortuna, in quello scritto di due anni fa precisavo, con una certa dose di prudenza, che soltanto i futuri “problemi del governare che si assommeranno a probabili assestamenti all’interno dei due partiti maggiori” ci avrebbero detto se si trattava dell’ennesima fase transitoria di evoluzione della nostra forma di governo, o se invece l’elettorato italiano si riconosceva effettivamente e stabilmente in questo nuovo assetto bipartitico......
(segue)
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