La ragione fondamentale di una complessiva iniziativa di studio, riflessione e confronto sulla necessità di “ripensare il Titolo V a vent’anni dalla riforma del 2001” riposa su un’essenziale necessità di ordine giuridico-istituzionale: è indispensabile comprendere quale sia, nella realtà effettiva del diritto costituzionale vivente, la nostra forma di Stato decentrato a seguito delle innovazioni risultanti dalla riforma costituzionale del 2001. In estrema sintesi, è questa la domanda cui si intende rispondere: sino a che punto le innovazioni introdotte con la legge costituzionale n. 3/2001 si sono innervate nell’intricato tessuto della regolazione, nel progressivo determinarsi delle concettualizzazioni fornite dalla Corte costituzionale per dipanare il copioso contenzioso che ha alimentato dubbi e incertezze, nel concreto… (segue)
Dopo un difficile compromesso, fumata bianca al Consiglio europeo sui principali posti apicali nell'Unione europea
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