NORMATIVA [9]
GIURISPRUDENZA [23]
DOCUMENTAZIONE [23]
L’elezione di Papa Francesco pare abbia positivamente sorpreso più il mondo e la stampa laica del Paese che non i cattolici. Ezio Mauro su Repubblica l’ha definita una svolta “storica", solo per citare una di tali significative manifestazioni. Per i cattolici l’elezione di un Papa è sempre un evento di gioia e di festa, unito anche, ma non necessariamente, alle caratteristiche del Personaggio, che certo “pesano” anche per i cattolici, ma non ne sono la cifra dominante. Per essi infatti il Papa è sempre e comunque Cristo in terra, successore di Pietro e guida spirituale, prima che morale, della Chiesa. La positiva sorpresa del mondo laico credo abbia più chiavi di lettura. La prima è costituita dalla “francescanità” che emana Papa Francesco e dal suo dichiararsi, sin dal primo momento, un servitore e un difensore dei più poveri, degli umili, degli offesi e soprattutto dal voler essere Egli per primo un povero. Povero nelle forme esteriori, nell’abbigliamento, per una sorta di rispetto di coloro che non hanno nulla o molto poco. Certo questo colpisce molto e a ragione, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica mondiale. C’è tuttavia una povertà che per i cattolici ha un significato ancora più profondo: non avere altro che Cristo. Credo che questa seconda sia la ragione più profonda del Suo dichiararsi povero, che dovrebbe costituire un momento di riflessione per tutti sulla stessa ragione del cattolicesimo: non dipendere dalle ricchezze terrene e dal potere in tutte le sue forme, ma solo dalla potenza salvifica di Dio. La seconda chiave di lettura è... (segue)
Il termine cloud computing è usato per definire le tecnologie che consentono la delocalizzazione di risorse e servizi informatici. Il NIST (National Institute of Standards and Technology) definisce il cloud computing come un modello che... (segue)
Il tema richiede, anzitutto, di provare a spiegare perché si vogliono abolire le Province, richiamando essenzialmente due questioni, quella della degenerazione della ‘politica’ e della questione morale, e quella dell’eccesso di ‘municipalismo’. In secondo luogo, occorrerà chiarire perché è sbagliato abolire le... (segue)
Il 7 marzo 2012, con l’ordinanza n. 46/2012, la Corte costituzionale ha dichiarato ammissibile il conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato sollevato dal Magistrato di sorveglianza di Roma nei confronti del Ministero della Giustizia. Tale conflitto è stato promosso dal suddetto Magistrato al fine di ottenere la dichiarazione, ai sensi degli artt. 2, 3, 24, 110 e 113 della Costituzione, che non spetta al Ministro in questione - né ad... (segue)