E’ ormai notorio come la qualità della produzione di norme e regole, ancor più sotto le spinte della società e del mercato globale, rappresentino oggi una questione tra le più nodali all’attenzione della agende politiche nazionali, almeno nel mondo industrializzato, e della stessa UE.
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Come opportunamente si avverte nella Relazione, <<l’intervento di espressa abrogazione realizzato con il decreto-legge n.200 del 2008.. (segue)
Nella Relazione alla Camera, il Ministro per la semplificazione normativa, significativamente, sottolinea che “ complicare è più facile che semplificare ”; e tuttavia, osservando i diversi e articolati strumenti che sono stati approntati proprio allo
scopo di “potare” il frondoso, e in tanti rami, anche rinsecchito, albero delle fonti normative italiane, non si può non rilevare, sommessamente... (segue)
La questione che oggi viene nuovamente proposta è se si dia, o no, una nozione sostanziale di articolo di legge (o atto normativo in genere) e, a questa conseguente, come possa essere preservata con rimedi sia di ordine politico-istituzionale che (e soprattutto) processuale, a fronte di una prassi da essa vistosamente, diffusamente deviante.. (segue)
La semplificazione ed il miglioramento della qualità della regolazione sono da tempo oggetto di specifiche politiche legislative, in Italia come in molti ordinamenti giuridici stranieri.
La stratificazione di disposizioni legislative (ipertrofia normativa) e regolamentari (regulatory inflation), i carichi amministrativi (compliance costs) e burocratici (red tape) che gravano sulle attività dei cittadini e delle imprese possono essere oramai annoverati tra...
E’ osservazione non certo di oggi quella per la quale la realtà mobile della c.d. globalizzazione determini, nella emersione di interessi sempre più articolati e complessi, profonde trasformazioni degli ordinamenti giuridici e dell’agire pubblico, le quali, ponendo in crisi lo Stato superiorem non recognoscens...
EU legislation must be drafted in such a way that it can be applied in all 27 Member States. Another particular feature with major implications for the drafting process is that it exists in 23 language...
Nata per creare un mercato e quindi per semplificare e unificare in quel mercato regole diverse dei diversi paesi membri, la Comunità europea ha centrato il suo obiettivo primario peccando forse dello stesso vizio...
Già nella Presentazione alla Guida alla redazione dei testi normativi predisposta nel 2001 dalla Presidenza del Consiglio dei ministri era ben evidenziato il fatto che “la norma giuridica non è neutra, ma anzi orienta la dislocazione di risorse materiali e umane. Essa è quindi parametro...
Why there are differences in drafting techniques in the English-speaking world; which areas are considered as more ‘advanced’ and which as more ‘conservative’ in their drafting techniques; what the differences consist in, providing examples to illustrate some...
Better regulation is a priority of the Lisbon agenda for competitiveness in Europe. The Vice-President of the European Commission and the leaders of the most influential Member tates have recently celebrated...
Proprio in coincidenza con l’avvio della XVI Legislatura attualmente in corso, chi scrive si era posto l’obiettivo di effettuare una prima riflessione organica sullo stato di attuazione del complesso ed inedito meccanismo di semplificazione della normativa nazionale introdotto dall’art. 14, commi da 12 a 24, della legge n. 246 del 2005, provandone ad individuare i principali nodi problematici e le prospettive di concreta attuazione (cfr. Cecchetti¹, 258 ss.), all’esito della fase di ricognizione della legislazione formalmente vigente prevista nel comma ... (segue)
E’ notorio ormai da tempo come l'eccesso di legislazione e la cattiva qualità della normazione rappresentino un rilevante ostacolo per lo sviluppo economico-sociale, poiché compromettono il principio fondamentale della certezza del diritto e determinano un’onerosa burocratizzazione dei sistemi giuridici ed amministrativi. Per questo motivo... (segue)
Questa breve relazione prende spunto dall’esperienza maturata nell’ambito di CAPIRe (Controllo delle Assemblee sulle Politiche e gli Interventi Regionali), un progetto avviato nel 2002 da quattro Consigli regionali (Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Toscana) e attualmente promosso a livello nazionale dalla Conferenza dei Presidenti dell'Assemblea, dei Consigli regionali e delle Province Autonome. Fin dall'inizio, a progetto CAPIRe è stata assegnata una missione molto ambiziosa: aiutare le Assemblee regionali ad esercitare in modo pi incisivola loro funzione di "controllo". In parte questa missione era figlia delle riforme costituzionali intraprese in quel particolare momento storico...