Abstract [It]: Con la sentenza del 5 settembre 2023 sul caso Ligue Ivoirienne des Droits de l’Homme (LIDHO) e altri c. Costa d’Avorio, la Corte africana dei diritti umani e dei popoli si è pronunciata per la prima volta sul tema del traffico transfrontaliero e dello smaltimento di rifiuti tossici. Sebbene la pronuncia abbia attirato l’attenzione della dottrina soprattutto per il riferimento in essa contenuto all’obbligo di rispettare i diritti umani da parte delle imprese multinazionali, la stessa presenta numerosi profili di interesse, ad esempio, per quanto concerne la competenza ratione materiae della Corte, la portata e il contenuto degli obblighi sostanziali e procedurali degli Stati in materia di gestione e smaltimento dei rifiuti pericolosi e la riparazione del danno ambientale. Il presente contributo si concentrerà su questi aspetti al fine di mettere in risalto alcune novità e limiti della decisione.
Title: LIDHO and others v. Côte d'Ivoire: The African Court of Human and Peoples’ Rights Rules on the Dumping of Toxic Waste
Abstract [En]: In its judgment of September 5, 2023 in the case Ligue Ivoirienne des Droits de l'Homme (LIDHO) and others v. Côte d'Ivoire, the African Court of Human and Peoples’ Rights ruled for the first time on the transboundary movement and dumping of toxic waste. So far, scholars have focused their attention mainly on the significance of this decision for the human rights accountability of corporate actors. Yet, this judgment presents several profiles of interest, concerning, inter alia, the Court’s jurisdiction ratione materiae, the scope and content of States’ substantive and procedural obligations regarding the management and disposal of hazardous waste, and the reparation for environmental damage. This contribution focuses on the aforementioned aspects to highlight the main novelties and shortcomings of the decision at stake.
Parole chiave: rifiuti tossici, Corte africana dei diritti umani e dei popoli, competenza materiale, diritto a un ambiente soddisfacente, diritti procedurali in materia ambientale
Keywords: toxic waste, African Court of Human and Peoples’ Rights, jurisdiction ratione materiae, right to a satisfactory environment, procedural environmental rights
Sommario: 1. Introduzione. 2. La Convenzione di Maputo: uno “strumento sui diritti umani”? 3. Il ruolo dell’interpretazione sistemica nella definizione degli obblighi positivi gravanti sugli Stati. 4. Gli obblighi procedurali in materia ambientale: luci e ombre. 5. La riparazione del danno ambientale: quid novi? 6. Riflessioni conclusive.
ITALIA - DOTTRINA
Festina lente. Considerazioni sui ritardi nell’elezione parlamentare dei giudici costituzionali
Antonino Amato (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
La democrazia digitale (o e-democracy) nello spazio cibernetico: inquadramento teorico e profili applicativi
Omar Caramaschi (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Considerazioni sulla forma di Stato europea
Alberto Lucarelli (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
L’equità intergenerazionale nel sistema delle fonti del diritto internazionale
Manfredi Marciante (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Articolo 11 della Costituzione, recente giurisprudenza e diritto dell'Unione europea. Una norma che “compare” e “scompare”?
Bruno Nascimbene (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Le sezioni staccate dei Tribunali Amministrativi Regionali tra soppressione e trasformazione “de iure condendo”
Vera Parisio (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Il mancato coordinamento tra programmazione dei fabbisogni e procedure di reclutamento dei professori e dei ricercatori universitari
Valentino Sticchiotti (16/12/2025)
ITALIA - DOTTRINA
Colpa penale e telemedicina nel quadro degli obblighi di incriminazione nella CEDU
Gianmarco Bondi (16/12/2025)