
Con delibera 120/16/CONS, l’AGCom – tenuto conto della comunicazione della Commissione europea in materia di aiuti di Stato (2013/C 25/01), nonché della decisione C(2012) 9833 e della ”strategia italiana della banda ultra larga” – ha adottato le linee guida che disciplinano le condizioni di accesso alle reti a banda ultra larga destinatarie di contributi pubblici.
Tali linee guida sono rivolte sia alle stazioni appaltanti (nella redazione dei bandi di gara), sia agli operatori che risulteranno aggiudicatari.
La delibera in esame individua due tipologie di finanziamenti: ad incentivo oppure diretto. Il primo modello si sostanzia in una forma di co-finanziamento di rete privata, mediante contribuzione pubblica fino ad un massimo del 70% del capitale, finalizzato alla realizzazione di collegamenti a banda ultra larga rispettando il principio di neutralità tecnologica, offerti dalla stazione appaltante ad uno o più operatori scelti tramite procedure ad evidenza pubblica. Il secondo modello, invece, mira a realizzare le parti passive della rete di accesso in fibra ottica che, rimanendo di proprietà pubblica, sono gestite, in concessione, da un soggetto privato individuato tramite gara. Tale tipologia verrà applicata soprattutto nelle aree più marginalizzate del territorio ed in aree rurali dove la concentrazione della popolazione è bassa e la domanda di servizi digitali non è in grado di stimolare gli investimenti da parte di privati.
Con nota di di C.G.
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