
Mercoledì 10 dicembre prossimo ricorre il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, adottata e proclamata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.Questo anniversario, che per l’Italia si sovrappone al 60° dell’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, induce ad alcune riflessioni, che peraltro muovono da entrambi i testi, circa i confini della dimensione costituzionale della disciplina dei diritti e delle libertà individuali. Dal 1948, dopo gli orrori della seconda guerra mondiale, l’Assemblea generale della neonata Organizzazione delle Nazioni Unite era riuscita ad approvare un testo di principi inneggiante alla libertà ed all’uguaglianza originaria di tutti gli uomini “in dignità e diritti” (art. 1). Questa Dichiarazione, ed il dibattito internazionale che ne ha accompagnato la gestazione, sono stati anche alla base della definizione nelle nuove costituzioni di molti stati di parti contenenti cataloghi di diritti e libertà fondamentali riconosciuti nel quadro di rinnovati ordini costituzionali dei poteri di governo ispirati al modello della democrazia rappresentativa. Tra questi è significativa l’esperienza dell’Italia, servita da esempio... (segue)
Con l’entrata in vigore della legge 20 dicembre 2012, n. 237 (Norme per l'adeguamento alle disposizioni dello statuto istitutivo della Corte penale internazionale), pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’8 gennaio 2013, sono state finalmente adottate le disposizioni necessarie... (segue)
Alla domanda sul ruolo assolto dall’art. 3 CEDU nella selezione dei caratteri di umanità della pena
25/01/2023
14/10/2022
18/05/2022
22/09/2021
28/12/2020
27/07/2020
05/02/2020
04/10/2019
01/05/2019
26/12/2018
29/10/2018
25/06/2018
29/12/2017
28/07/2017
13/03/2017
07/10/2016
17/06/2016
22/01/2016
25/09/2015
03/07/2015
03/04/2015
16/01/2015
24/10/2014
20/06/2014
28/03/2014
20/12/2013
16/09/2013
17/05/2013
15/02/2013