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FOCUS - Human Rights N. 3 - 05/02/2020

 Reati ostativi e benefici premiali

Abstract [It]: Con questo intervento vogliamo focalizzare l’attenzione sulla sentenza del 23 ottobre 2019 n. 253 della Corte Costituzionale, che si pronuncia sulla normativa di ordinamento penitenziario, Legge 26 luglio 1975, n. 354, intervenendo su un profilo critico della disciplina in materia di accesso ai benefici penitenziari extramurari. La questione di costituzionalità sollevata riguarda l’articolo 4 bis, primo comma, dell’ordinamento penitenziario, nella parte in cui impedisce che siano concessi i permessi premio ai condannati che non collaborino con la giustizia, anche se abbiano fornito prova di partecipazione al percorso rieducativo e siano stati acquisiti elementi tali da escludere l’attualità della partecipazione all’associazione criminosa.

 

Abstract [En]: With this intervention we want to focus attention on the judgment of 23 October 2019 n. 253 of the Constitutional Court, which pronounces on penitentiary regulations, Law 26 July 1975, n. 354, intervening on a critical profile of the discipline regarding access to extra-penitentiary benefits. The issue of constitutionality raised concerns the first paragraph of Article 4bis, penitentiary system, in the part in which it prevents the granting of prize permits to the condemned who do not collaborate with justice, even if they have provided evidence of participation in the re-educational path and elements have been acquired that exclude the topicality of participation in the criminal association.

 

Sommario: 1. Per un’introduzione. 2. Le questioni di legittimità al vaglio della Corte costituzionale. 2.1. L’art. 4-bis dell’ordinamento penitenziario: tra legislazione interna e normativa attuativa. 3. La scelta “prudente” della Consulta: verso un progressivo sgretolamento delle preclusioni assolute ai benefici premiali. 4. Conclusioni



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