
Le ragioni di questo Focus sono presto dette. Innanzitutto, esso risponde all’esigenza di offrire al lettore della Rivista uno specifico punto di osservazione sul fenomeno della produzione del diritto oggettivo. E’ una finestra aperta sulle dinamiche proprie di questo diuturno processo: sulle tendenze, le tensioni e gli snodi critici che segnano il continuo evolversi di quello che, sempre più con approssimazione, chiamiamo “sistema delle fonti del diritto”, la cui rappresentazione, un tempo assicurata dal richiamo alla figura della piramide, fortemente permeato da un’istanza unificante in apicibus, oggi sembra assai più realisticamente fornita dall’immagine reticolare... (segue)
La riflessione intorno agli effetti che si producono nell’ordinamento in seguito al venir meno di una norma abrogatrice e della conseguente possibilità che riprenda vigore, resusciti o si riespanda la norma già abrogata ha origini antiche e si collega strettamente... (segue)
Con la sentenza n. 6 del 2015 la Corte costituzionale ha dichiarato l'inammissibilità della richiesta referendaria relativa alla disciplina introdotta con il decreto legge n. 201 del 2011 in materia pensionistica, avendo accertato la sussistenza di due limiti di rilievo... (segue)
Il giudizio della Corte costituzionale sull’ammissibilità delle ultime istanze referendarie ha avuto ad oggetto, ancora una volta, la proposta abrogativa delle disposizioni concernenti la riorganizzazione degli uffici giudiziari. Già con la sentenza n. 12 del 2014, la Consulta aveva bocciato... (segue)
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